Posts in "Lifestyle" Category — Page 3
Una città su due ruote!
Scrivo queste note a tre anni di distanza ma con il ricordo ancora nitido di una città che, nonostante il clima dovuto alla sua latitudine, ha una dimensione talmente a misura d’uomo, ma forse dovrei dire a misura di donna, che ti fa sentire subito a casa.
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L’ambiente influenza la nostra salute e noi cosa facciamo? …possiamo influenzare l’ambiente.
Sono ormai vent’anni che numerosissimi studi hanno portato all’evidenza scientifica il fatto che molte, se non tutte, le patologie di cui l’umanità soffre sono influenzate e spesso generate dalle condizioni ambientali in cui viviamo.
La cosa è interessante perchè chiama in causa in modo diretto chi progetta e governa gli ambienti di vita: gli amministratori pubblici e gli architetti.
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Pensieri sulla mostra al museo di Santa Maria Novella
Qualche giorno fa ho visitato la mostra che Aboca ha dedicato al rapporto con la botanica che ebbe Leonardo da Vinci, nell’ambito delle iniziative per il Cinquecentenario della sua morte.
La mostra dura fino al 15 dicembre prossimo e i curatori sono tre, vere e proprie star nel panorama internazionale.
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La città del caos calmo
Quando visito una città sono attratto dal suo carattere… fatto dalle persone, dagli edifici, dallo spazio pubblico, da suoni e odori, dal cibo… tutto quello che si può considerare l’identità di un luogo o, per dirla con Norberg-Schultz, il genius loci.
Quando poi ci torno dopo alcuni anni mi piace coglierne i cambiamenti, in parte dovuti anche al mio diverso punto di vista… ai diversi “occhiali” che indosso, determinati dall’età, dai vissuti, dall’esperienza, dalle persone incontrate nel frattempo, dai libri letti….
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Dopo 12 milioni di anni siamo nell’era determinata dall’uomo.
È da poco uscito nelle sale il film-documentario che illustra il lavoro di un gruppo di scienziati impegnati a dimostrare che ormai la vita del nostro pianeta è influenzata e determinata dalle azioni umane. Vale a dire che i segni lasciati dall’uomo saranno indelebili e, un ipotetico geologo che decidesse di fare carotaggi e scavare nel suolo terrestre tra qualche millennio, troverebbe i segni del passaggio dell’uomo!
Si potrebbe sintetizzare nella frase: l’impronta umana cambia la geologia.
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Il mercato del lavoro nella società liquida.
Qualche giorno fa ho letto un articolo in cui ho scoperto che tra i giovani non ci si chiede più “che lavoro fai?” o “di cosa ti occupi?”, ma ci si domanda: “qual’è la tua barra?”. Per barra si intende lo “slash” sulla tastiera, come segno separatore di due o più cose alternative e, nel caso specifico, sta a significare che ormai i giovani fanno almeno due/tre lavori contemporaneamente.
Si tratta di un cambiamento epocale dovuto all’evoluzione del mercato del lavoro che sta ormai ufficializzando la fine del posto fisso, rimpiazzato da lavori precari e mutevoli rapidamente nel tempo. Ormai si calcola che un giovane che si affacci oggi al mondo del lavoro cambierà, nell’arco della sua vita lavorativa attiva, fino a 15 tipi diversi di lavoro.
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Stage europei per giovani studenti alla scoperta della bioarchitettura
Dal 2012 ho avuto la fortuna di essere chiamato ad organizzare dei viaggi-studio per giovani studenti delle scuole superiori (prevalentemente istituti tecnici per geometri) sul tema della bioarchitettura.
Alcuni docenti illuminati, favoriti da cospicui finanziamenti europei riservati ad alcune regioni considerate “svantaggiate”, hanno voluto fortemente che i loro studenti avessero l’opportunità di vedere cosa succede nel mondo là fuori. Hanno voluto che toccassero con mano stili di vita, modelli di sviluppo e di governance di interi territori, sensibilità sociali e culturali che, in tema di sostenibilità, possono diventare stimolo ed esempio da seguire, adattandole alle nostre latitudini.
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Dal masterplan di Save the City a progetto esecutivo del Comune, al cantiere in due lotti.
Finalmente ci siamo! Pochi giorni fa è stato aperto il cantiere per realizzare il primo dei due lotti in cui il progetto esecutivo, radatto degli uffici della Direzione Ambiente, ha diviso le opere di riqualificazione della Piazza.
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Articolo di SIlvia Zamboni su “l’EcoFuturo Magazine”.
A pag. 34 del numero di maggio-giugno 2019 della rivista l’EcoFuturo, Silvia Zamboni ha scritto un bell’articolo sulla bioarchitettura in cui, tra i tanti argomenti, cita anche alcune mie riflessioni e considerazioni emerse durante una piacevole intervista a tutto campo.
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il filo che lega Leonardo da Vinci a Van Gogh
Quest’anno ricorre il cinquecentenario della nascita di Leonardo da Vinci, a mio avviso il più grande genio di tutti i tempi.
L’uomo frutto di quell’irripetibile momento storico che fu il Rinascimento, che seppe integrare le arti con la scienza, il bello con l’utile, l’osservazione con la parola…
Sappiamo tutti quello che fece Leonardo, più o meno, ma non tutti sanno qual era la sua caratteristica fondamentale, l’intuizione su cui basò tutta la sua ricerca e la sua copiosissima produzione.
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